La Canapa Sativa può essere venduta e acquistata solo se si rispettano le normative italiane. Le stesse prevedono che vi sia un determinato quantitativo di THC e se si supera il limite stabilito dalle norme, si incorre nell’illegalità. Per comprendere al meglio tutte le info a riguardo, è bene approfondire il discorso.

Canapa Sativa vendita: cosa c’è da sapere su quella legale

Circa la Canapa Sativa si può affermare che spesso per indicare tale elemento si usa anche l’espressione “Cannabis light” o “Cannabis legale”. Le due diciture infatti vengono di solito adoperate per fare riferimento alla stessa cosa, ovvero un tipo di pianta che rientra nella categoria “Cannabacea”. Per quanto riguarda la vendita e l’acquisto di prodotti a base di tale elemento, la normativa prevede che il rivenditore debba avere permessi specifici. Un esempio in tal senso è Hemp store, che infatti non solo possiede la possibilità di vendere sostanze di questo tipo, sempre nel massimo rispetto della legalità, ma è anche un’azienda professionale. Le sue preparazioni infatti sono di ottima qualità.

Al fine di rendere legali le vendite però è necessario rispettare determinate norme circa le quantità di THC, che infatti non devono essere superiori allo 0,5%. Per comprendere bene queste info, è necessario approfondire il discorso riguardante tale componente e aggiungere dettagli anche su un altro composto presente nella Canapa Sativa: il CBD.

Vendita di Canapa Sativa e THC, CBD

La vendita di Canapa Sativa, come accennato, è possibile solo se si rispettano precisi quantitativi di THC, sigla che indica il tetraidrocannabinolo. Nella pianta in questione è presente anche il CBD, ovvero il cannabidiolo, ma la differenza tra le due componenti è netta. Il primo infatti presenta proprietà che agiscono a livello psicoattivo e che quindi possono provocare, dopo un dosaggio eccessivo, una sorta di “sballo”.

Proprio per questo, per rendere legali gli acquisti e le vendite, è necessario optare solo sul rispetto della percentuale precedentemente indicata. Va anche sottolineato però che la Canapa tuttavia già di per sé tende ad avere livelli minori di THC, rispetto a quelli di CBD. Quest’ultimo è un elemento non nocivo e che piuttosto possiede qualità benefiche per l’organismo. Lo stesso infatti rappresenta persino un ottimo aiuto per contrastare la depressione, l’ansia e gli attacchi di panico, ma non solo. Può essere utile anche per favorire relax e diminuire lo stress, accrescendo la concentrazione.

Tale composto inoltre è indicato pure per eliminare alcuni dolori muscolari. Se questo non presenta conseguenze negative, il THC invece, come si è visto, deve essere limitato, altrimenti non solo si incorre nell’illegalità, ma anche nel fatto di non riuscire più a controllare le proprie percezioni, sensazioni. Proprio per questo, quando in genere si usa il termine “light”, si tende a indica già il rispetto delle limitazioni previste per questa sostanza, anche se si usa spesso anche l’aggettivo “legale” in merito. La vendita di Cannabis Sativa quindi è permessa solo se si tiene fede a questa regola importantissima. Oltre a questo, si consiglia sempre e solo di acquistare presso rivenditori autorizzati e che detengono gli appositi permessi.