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Redigere correttamente il documento per la valutazione dei rischi

Ogni azienda, qualunque sia il comparto produttivo e le dimensioni, comporta una serie di rischi, più o meno elevati, dovuti alla struttura stessa dell’ambiente produttivo, alle diverse fasi di lavoro e alla presenza di materiali potenzialmente tossici, dannosi, o addirittura infiammabili o esplosivi. Per tutelare la salute dei lavoratori e offrire loro una maggiore sicurezza e tranquillità , il Testo Unico per la sicurezza nei luoghi di lavoro, D. Lgs 81/2008, obbliga i titolari delle aziende ad attenersi ad una serie di norme specifiche, tra cui la redazione di un apposito documento valutazione rischi.

Si tratta di un documento che richiede attenzione e precisione, e che deve essere elaborato sulla base di un’effettiva analisi dell’ambiente e delle tecniche di lavorazione, senza utilizzare sistemi informatici: per tale ragione, è necessario l’intervento di un consulente esperto e qualificato nel settore della sicurezza sul lavoro, che sia a perfetta conoscenza delle norme legislative più recenti e in grado di verificare con accuratezza il livello di rischio di una struttura produttiva. Nel documento vengono analizzate tutte le fasi di lavoro che avvengono all’interno di un’azienda, al fine di identificare ogni possibilità  di rischio ad esse correlata, e di elaborare un programma di interventi e regole di comportamento concepito per migliorare le condizioni di sicurezza ed evitare l’insorgere di problemi.

I rischi per la salute e l’incolumità  dei lavoratori variano in dipendenza delle mansioni e del contesto produttivo: per questo, gli esperti nella sicurezza sul lavoro devono possedere competenze tecniche e pratiche per valutare correttamente ogni elemento. In genere, nelle operazioni di valutazione del livello di rischio si tiene conto di elementi di disturbo come vibrazioni, inquinamento acustico ed ergonomia insufficiente, della presenza di sostanze e materiali potenzialmente dannosi, come prodotti chimici, materiale biologico fonte di infezioni, sostanze infiammabili ed esplosive, campi magnetici ed elettricità  ad alta tensione, e dell’impiego di macchinari e strumenti per il funzionamento delle linee produttive e la movimentazione della merce. Un riguardo particolare viene riservato anche a tutte quelle situazioni che, pur non essendo tecnicamente pericolose, possono comunque intaccare la salute dei lavoratori a causa dello stress.