Le elezioni politiche 2018 si apriranno domenica 4 marzo. In quell’occasione i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per esprimere la loro preferenza in termini di componenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Tali elezioni utilizzeranno per la prima volta il sistema elettorale approvato nel 2017, conosciuto comunemente con il nome di Rosatellum bis, in sostituzione del Consultellum, per il Senato della Repubblica, e dell’Italicum, per la Camera dei Deputati, entrambi risalenti al 2015.

Il Rosatellum, ovvero il sistema elettorale introdotto dalla legge n. 165 del 3 novembre 2017, che deve il suo nome all’ideatore Ettore Rosato, prevede un sistema misto proporzionale e maggioritario: un terzo dei deputati e dei senatori sarà  eletto in collegi uninominali, mentre i restanti due terzi con sistema proporzionale di lista.

Come votare

Sulla scheda possono essere effettuati due segni:

  • uno per il nome del candidato al collegio uninominale;
  • uno per scegliere una delle liste a esso collegate.

Una volta selezionato un candidato uninominale, è possibile scegliere solo una delle liste che lo appoggiano. Nel caso in cui sia scelta la lista di un’altra coalizione, la scheda viene automaticamente annullata. Inoltre, è possibile votare una lista, ma non scegliere il candidato tra i nomi che compongono quella determinata lista. Anche in questo caso, qualora si provveda a barrare il nome di un candidato, il voto sarà  annullato.

Nel caso in cui, invece, votando per la parte proporzionale, si provveda a tracciare un contrassegno solo su uno dei partiti, il voto sarà  esteso automaticamente anche al candidato sostenuto da quel partito al collegio uninominale. Al contrario, qualora sia barrato solo il candidato uninominale, il voto sarà  esteso alle liste che appoggiano quel determinato candidato.

I risultati delle elezioni politiche 2018

Con queste elezioni politiche fa il suo esordio il Rosatellum bis, la nuova legge elettorale, che prende il posto del Consultellum e dell’Italicum. Tuttavia, non è solo la modalità  di voto ad avere qualcosa di nuovo, ma anche lo scenario politico appare mutato rispetto alle precedenti elezioni. Infatti, se già  nel 2013 è stato superato il bipolarismo Centrodestra-Centrosinistra, grazie ai buoni risultati del Movimento 5 Stelle, le elezioni del 2018 vedono l’aggiunta di un quarto blocco, ossia quello della sinistra di Liberi e Uguali.

Quindi, quattro sono gli schieramenti che hanno superato la soglia di sbarramento elettorale, frazionando notevolmente il quadro politico italiano. I risultati tendono ancora a essere più incerti se si considera il nuovo sistema elettorale misto, che presenta contemporaneamente formule maggioritarie e proporzionali. Con tutta probabilità  non risulterà  alcun vincitore, portando l’Italia a tre possibili scelte:

  • governo tecnico, al fine di cambiare nuovamente la legge elettorale;
  • larghe intese;
  • nuove votazioni in autunno.

Quando saranno resi noti i risultati?

Durante le elezioni politiche del 4 marzo 2018 i seggi resteranno aperti dalle 7:00 di mattina, alle 23:00 di sera. Lo spoglio avrà  luogo una volta concluse le operazioni di voto. Ed è proprio da questo momento che cominceranno a essere diffusi gli exit poll sviluppati dagli istituti di statistica, ovvero interviste effettuate a campione fuori dai seggi, che di solito risultano abbastanza attendibili. I risultati delle elezioni politiche arriveranno, invece, la notte, al termine delle operazioni di spoglio attuate nei vari seggi. E, se non dovessero esserci problematiche particolari, i dati finali dovrebbero essere trasmessi già  nelle prime ore del mattino.

Per ulteriori approfondimenti: http://tg24.sky.it/speciali/elezioni/italia/index.html